Con una recente pronuncia, la Cassazione è intervenuta delineando i confini del reato di rapina impropria, stabilendo la sussistenza del reato in parola allorquando l’agente, pur non partecipando materialmente alla sottrazione del bene, ne riceva il provento e utilizzi la forza e la minaccia per assicurarsi il possesso della cosa sottratta, nonché l’impunità, per sé o per altri.
Cass. pen., sez. II, ud. 22 giugno 2023 (dep. 5 luglio 2023), n. 29044